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L'ARENA - 23.01.19

Trio d’archi Rai, lezione di stile Ottima esecuzione di Boccherini

La stagione degli Amici della Musica è ripresa con il Trio Italiano d’Archi dell’Orchestra Sinfonica della Rai, formazione che vede Alessandro Milani al violino, Luca Ranieri alla viola e Pierpaolo Toso al violoncello.
Un po’ di disappunto serpeggiava tra gli abbonati, visto che era previsto il Sestetto dell’Orchestra Rai che, all’interno del progetto «Brahms e dintorni», avrebbe dovuto eseguire l’Op. 85 di Richard Strauss e, soprattutto, l’Op. 36 di Brahms.
Il disappunto è poi aumentato dopo la prima parte di concerto, durata 18 minuti e comprendente il movimento Allegro D471 di Schubert e il pur pregevole, ma breve Trio Op. 14 n. 4 di Boccherini, il cui bell’Andantino è stato replicato al termine del concerto.
Nella seconda parte d il Divertimento KV 563 in Mi bemolle maggiore di Mozart, capolavoro della maturità che incastona due tempi lenti uno più bello dell’altro, due minuetti, il secondo dei quali in forma di Laendler con due trii, e un brillante finale in forma di Rondò-sonata. Si è trattato di una lezione di stile da parte della formazione, che ha nella leggerezza e precisione degli enunciati, e nel cantabile dei tre strumenti il punto di forza.
La viola risulta talora un po’ generosa, a scapito del violino (in Schubert il problema era più evidente). Da sottolineare l’ottima esecuzione anche di Boccherini in un brano poco noto che esalta le capacità di scrittura del musicista lucchese.
E su Mozart che dire? Un’interpretazione magistrale: soprattutto vogliamo ricordare la variazione conclusiva, dopo quella in minore, che è un vero gioiello di scrittura contrappuntistica.
L’esecuzione è stata talmente precisa che si sarebbe potuto scriverne le note sotto dettatura, senza nulla togliere all’immenso pensiero musicale che la sottende ed è stato veicolato con grazia e singolare eleganza. Successo convinto e replica di Boccherini.

Chiara Zocca

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